Al via
il permesso a punti. Con i primi ingressi le prime vittime
I primi a farne le spese saranno i prossimi nuovi arrivati in
Italia. Dal 10 marzo entrerà in vigore l’accordo di integrazione, il cosiddetto
permesso di soggiorno a punti.
Così come per la tassa sui rinnovi, anche questo provvedimento
del vecchio governo Berluscni trova applicazione con l’esecutivo Monti in cui
spiccano i nomi della Cancellieri e Riccardi all’Interno ed all’Integrazione.
Gli stranieri, giocatori forzati di un gioco che avrebbero fatto
certo a meno di partecipare, potranno controllare il loro punteggio attraverso
il sito accordointegrazione.dlci.interno.it.
Con le circolari del 2 e del 5 marzo, il Ministero dell’Interno
ha fornito le indicazioni utili agli operatori delle prefetture e delle
questure per la gestione della nuova procedura.
In particolare, con la circolare del 2 marzo, è stata chiarita
la questione della revoca del permesso di soggiorno e dell’espulsione come
sanzione per la perdita dei crediti, in caso di inadempimento dell’accordo per
gli stranieri che rientrano nelle titolari di permesso di soggiorno per asilo,
per richiesta di asilo, per protezione sussidiaria, per motivi umanitari o per
motivi familiari, dei titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di
lungo periodo o di carta di soggiorno per familiare straniero di cittadino
dell’Unione europea, e degli stranieri titolari di altro permesso di soggiorno
che abbia esercitato il diritto al ricongiungimento familiare.
Circolare del ministero dell’Interno 21542 del 2 marzo 2012
Circolare del Ministero dell’Interno n. 1583 del 5 marzo 2012
Circolare del Ministero dell’Interno n. 1583 del 5 marzo 2012
DPR n. 179 del 14 settembre 2011
L’Accordo di Integrazione
Crediti riconoscibili
Crediti decurtabili
L’Accordo di Integrazione
Crediti riconoscibili
Crediti decurtabili
Tratto da: Melting Pot
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