Speculatori e cricche, giù le mani dal Delle Vittorie!
Il Centro Sportivo delle
Vittorie, da circa due anni, è chiuso e abbandonato al degrado e
all'incuria. Il Centro, costruito con soldi pubblici e poi affidato alla
gestione di un privato, ha chiuso i battenti per fallimento, con oltre un
milione e mezzo di euro di debiti. Il risultato? Ogni gara di bando per
l'assegnazione indetta dal Comune di Roma è andata deserta.
Crediamo sia vergognoso
che in un quartiere periferico e privo di servizi come Vigne Nuove, un
centro sportivo del Comune sia inutilizzato; l'ennesima dimostrazione di
malgoverno, se non di malaffare, della giunta Alemanno. Vogliamo che si
ricominci a discutere assieme ai cittadini e alle cittadine, alle associazioni
sportive, ai comitati, ai movimenti della sua destinazione ed utilizzo. Per
queste ragioni ne chiediamo la "custodia sociale" per
garantire questo processo, per non far cadere una struttura così importante in
mano di cricche e speculatori.
In una città come Roma
in cui il Comune vuole far fronte ai tagli in bilancio svendendo il patrimonio
pubblico, privatizzando le aziende municipalizzate e tagliando il welfare, non
vorremmo che il Centro Sportivo delle Vittorie sia regalato a qualche
"amico degli amici". Per questo crediamo che esiste un'alternativa
alla speculazione privata e alla malagestione "pubblica": la
partecipazione diretta dei cittadini e degli sportivi che definiscano un nuovo
modello di gestione attorno alla sfida dei "beni comuni", come
dimostrano le esperienze straordinarie dell'ex cinema Palazzo di San Lorenzo e
del Teatro Valle.
Lo sport si inserisce a
pieno titolo nei diritti di cittadinanza: a tutti deve essere garantito l'accesso
alla prativa sportiva e la tutela della salute. La giunta comunale si è
dimenticata delle promesse elettorali sulle "periferie" e proprio in
una zona periferica di Roma lascia nel più completo abbandono un polo sportivo
e di aggregazione sociale, soprattutto giovanile. Un luogo di incontro e di
solidarietà che potrebbe promuovere anche una risposta occupazionale - per
disoccupati e precari - alla crisi economica.
In questi anni, il
Municipio IV è stato invaso da centri commerciali e colate di cemento privato, e nessuno ha mai visto
le tanto vagheggiate "opere di compensazione": è ora di riconquistare
dal basso servizi, diritti e spazi di aggregazione dei cittadini e delle
cittadine!
Il calcio e lo sport non
sono solo calciatori con stipendi milionari, abbonamenti per televisioni private,
stadi blindati e schedature di massa, ma sono soprattutto quelle migliaia di
appassionati, atleti, tifosi, realtà sportive di base a cui vengono negati
spazi e risorse adeguate. Cominciando dalla difesa di questo bene comune,
iniziamo a costruire un modello sportivo accessibile a tutti e tutte.
http://www.youtube.com/watch?v=1xUVUnaMkvI&feature=player_embedded
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=hwAB0Vw96U8
Tratto da:
Globalproject.inf
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