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mercoledì 23 novembre 2011

Roma - Occupato il centro sportivo Delle Vittorie: lo sport è un bene comune!


Sport BeneComune
Speculatori e cricche, giù le mani dal Delle Vittorie!

Il Centro Sportivo delle Vittorie, da circa due anni, è chiuso e abbandonato al degrado e all'incuria. Il Centro, costruito con soldi pubblici e poi affidato alla gestione di un privato, ha chiuso i battenti per fallimento, con oltre un milione e mezzo di euro di debiti. Il risultato? Ogni gara di bando per l'assegnazione indetta dal Comune di Roma è andata deserta.

Crediamo sia vergognoso che in un quartiere periferico e privo di servizi come Vigne Nuove, un centro sportivo del Comune sia inutilizzato; l'ennesima dimostrazione di malgoverno, se non di malaffare, della giunta Alemanno. Vogliamo che si ricominci a discutere assieme ai cittadini e alle cittadine, alle associazioni sportive, ai comitati, ai movimenti della sua destinazione ed utilizzo. Per queste ragioni ne chiediamo la "custodia sociale" per garantire questo processo, per non far cadere una struttura così importante in mano di cricche e speculatori.

In una città come Roma in cui il Comune vuole far fronte ai tagli in bilancio svendendo il patrimonio pubblico, privatizzando le aziende municipalizzate e tagliando il welfare, non vorremmo che il Centro Sportivo delle Vittorie sia regalato a qualche "amico degli amici". Per questo crediamo che esiste un'alternativa alla speculazione privata e alla malagestione "pubblica": la partecipazione diretta dei cittadini e degli sportivi che definiscano un nuovo modello di gestione attorno alla sfida dei "beni comuni", come dimostrano le esperienze straordinarie dell'ex cinema Palazzo di San Lorenzo e del Teatro Valle.

Lo sport si inserisce a pieno titolo nei diritti di cittadinanza: a tutti deve essere garantito l'accesso alla prativa sportiva e la tutela della salute. La giunta comunale si è dimenticata delle promesse elettorali sulle "periferie" e proprio in una zona periferica di Roma lascia nel più completo abbandono un polo sportivo e di aggregazione sociale, soprattutto giovanile. Un luogo di incontro e di solidarietà che potrebbe promuovere anche una risposta occupazionale - per disoccupati e precari - alla crisi economica.

In questi anni, il Municipio IV è stato invaso da centri commerciali e colate di cemento privato, e nessuno ha mai visto le tanto vagheggiate "opere di compensazione": è ora di riconquistare dal basso servizi, diritti e spazi di aggregazione dei cittadini e delle cittadine!

Il calcio e lo sport non sono solo calciatori con stipendi milionari, abbonamenti per televisioni private, stadi blindati e schedature di massa, ma sono soprattutto quelle migliaia di appassionati, atleti, tifosi, realtà sportive di base a cui vengono negati spazi e risorse adeguate. Cominciando dalla difesa di questo bene comune, iniziamo a costruire un modello sportivo accessibile a tutti e tutte.
http://www.youtube.com/watch?v=1xUVUnaMkvI&feature=player_embedded
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=hwAB0Vw96U8

Tratto da: Globalproject.inf


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