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venerdì 22 giugno 2012


Punti Zero



Scritto da Ivan Grozny - @ivangrozny3   
Maurizio Mosca, l’uomo del pendolino e delle bombe di mercato divenne il personaggio che tutti noi abbiamo conosciuto per via di una vicenda che ai tempi suonò come uno scandalo. Lui, giornalista da vent’anni dellaGazzetta dello Sport, figlio di Giovanni Mosca, anch’egli una vita nella carta stampata, era molto quotato dai suoi colleghi.
Poi appunto fece quello che ai tempi era considerato non deontologico, e fu cacciato dalla rosea e si reinventò come giullare. Correva l’anno 1983. Pubblicò una intervista a Zico, campione che era però recalcitrante alle interviste. Quindi una esclusiva mondiale. E durante la popolare trasmissione di Biscardi, che allora andava in onda su Rai3, venne sbugiardato dallo stesso campione. Da li la sospensione e poi il licenziamento. Italo Cucci disse che in fondo fanno tutti così, raccolgono dichiarazioni prese da questo e quel giornale e si costruisce un’intervista. Ma davvero? No, non voglio fare quello che cade dalle nuvole, l’ingenuo, ma è esattamente il tipo di risposta che mi aspetto dall’opinionista principe della Rai. Quello che ne ha per tutti sempre, ma che invece i farabutti riesce a difenderli sempre. Non mi riferisco a Mosca, in questo caso, che era al limite una macchietta, e non un giornalista, ma ai vari potenti intoccabili. Previsioni improbabili, bombe di mercato e altre trovate lo resero un personaggio cabarettistico e così i più se lo ricordano. Quello che oggi fanno più o meno tutti, diciamocelo. La gara a chi la spara più grossa. Ci sono intere trasmissioni di canali locali e anche nazionali che offrono sempre e solo questo. La gente mi sembra di dire, gradisce.
Perché questa premessa? Perché in un pezzo di qualche settimana fa davo l’Olanda come mia favorita, e sono ancora convinto che presi singolarmente sia quella che in rosa ha, o meglio aveva, i pezzi migliori. Poi si sa come vanno le cose, il calcio non è, per fortuna, una scienza esatta, e ci può stare che invece saltino, già al primo turno, due corazzate come la Russia e l’Olanda, appunto. Russia che sulla carta parte sempre come una delle favorite, ma alla fine raccoglie poco. Anche questo avevamo detto, per la verità. Ed è vero, non citiamo mai la Spagna, ma quello è un altro sport, non vale..
Siccome a noi non piace né scommettere e neppure fare quelli che prevedono il futuro, è bene concentrarci sulle cose che sono realmente accadute in questo inizio di europei.
E di cose ne sono successe. A cominciare dai tifosi ucraina e polacchi che colti dalla sindrome di Stoccolma incitano al nazismo. Si, lo so che hanno avuto tanti anni di comunismo, ma questo non significa che.. Ci sono stati scontri sia in Polonia che in Ucraina. Se n’è parlato poco, ma è accaduto. La campagna di sensibilizzazione contro l’abbattimento dei cani randagi è chiaro che ha colpito tutti, ma sinceramente mi lascia sempre perplesso sentire tutto questo amore per gli animali e non preoccuparsi dell’intolleranza tra gli uomini. Non siete d’accordo?
Prima che Italia e Irlanda si affrontassero i giornali e le trasmissioni si sono rincorse sulla questione “biscotto”. Insomma, il solito vizio di fare i conti in tasca agli altri senza prima pensare alle proprie. E poi in giorni come questi, dove gli scandali si sprecano, e dove ieri sono uscite altre sentenze, che oltre a tutto sono ridicole, fare la morale agli altri mi pare per lo meno di cattivo gusto.
Alla fine è andata come doveva andare. Ma a sconquassare i piani si sono messi i due ribelli del calcio italiano. E fa un certo effetto che quel mondo che è più bacchettone e moralista di quello che c’è fuori, sia stato salvato daCassano e Balotelli. Fa un po’ ridere, non credete?

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