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mercoledì 6 aprile 2011

Lampedusa Libera! Maroni Vattene!

di Garbat
La Gradinata Nord Genoana ha le idee chiare. Coreografia, i colori della squadra, in altro cuori e cori, lotta per i propri diritti e non si dimentica chi soffre. Genoa-Cagliari in una domenica in un paese sull’orlo di una crisi di nervi, perso al confine della decenza e della democrazia. Coste assaltate da profughi che scappano da guerre e crisi; profughi deportati che saltano le reti e scappano rivendicando il loro diritto alla fuga… ..ma è domenica e tutto torna normale… …forse.
Forse perchè Genova è un porto che di migrazioni e migranti ne ha visti e ne vede  tanti, forse perchè se si cammina per le strade del cento le mille voci hanno un solo dialetto e molte lignue, forse perchè Ventimiglia è ad un passo  o forse perchè allo stadio spesso ci si sente dentro a un centro di detenzione o come su di un isola abbandonata.
“LAMPEDUSA LIBERA! MARONI VATTENE! diventa non solo uno striscione, ma un atto di civiltà; la difesa di un diritto, la consapevolezza di essere sulla stessa sponda della crisi. Ma c’è di più.
L’altro srtiscione ” … ADESSO METTETE I TORNELLI IN MARE.. ” dà la precisa sensazione che ci troviamo difronte ad un evento epocale, ad un movimento inarrestabile.
A Genova questa volta la contestazione a Maroni e al governo non è stata più solo per la tessera tifoso ma anche per quella voglia di vivere e cambiare, che ti spinge a scapparere per inseguire la libertà. Genova per noi… …che siamo a Lampedusa …

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