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mercoledì 14 marzo 2012

Melting Sport - Breve cronistoria giudiziale tra slanci innovatori ed accidentali ritrosie


a cura dell’ Avv. Nicola Saccon
Da un lato un’ eccezionale occasione di incontro, dall’altra un terreno in cui ancora, troppo spesso, esistono ingiustificabili discriminazioni. Lo sport, con il suo carico di passioni, sforzi, ma anche di retoriche e restrizioni è un luogo in cui oggi si misura in maniera palpabile il livello di razzismo della nostra società. Non solo nei cori negli stadi, ma soprattutto all’interno dei regolamenti di alcune federazioni, ritroviamo oggi alcuni tra i più impensabili istituti discriminatori di questo paese. L’idea che lo sport possa essere occasione di uguaglianza, a prescindere dalla nazionalità, dal colore della pelle, dal possesso o meno di un permesso di soggiorno, confrontata con lo stato attuale delle normative che regolano l’accesso alla pratica sportiva dei cittadini stranieri in questo paese è la molla che ha fatto scattare l’idea di questa rubrica che si propone come una finestra continuamente aperta sulle discriminazioni nel mondo dello sport, ma anche e soprattutto come strumento per superarle, per dar conto di quella mole sempre pià consistente di azioni, iniziative, pronunce che su questo terreno stanno via via scalfendo le restrizioni imposte.
La rubrica, curata dall’ Avv. Nicola Saccon, si offre quindi spazio di analisi e approfondimento sulle normative e sulle novità in materia ma anche come occasione per chi ha a che fare con il complesso mondo dei regolamenti federali per proporre quesiti, segnalazioni, contributi, che possano arricchire questo dibattito centrale per costruire una pratica della cittadinanza che riesca a superare i confini... anche nelo sport. Vi invitiamo dunque a segnalare i vostri contributi a redazione@meltingpot.org. Questo che vi proponiamo è invece il primo approfondimento a cura dell’Avv. Saccon.
La redazione del Progetto Melting Pot Europa


Tratto da: Melting pot

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