LaPAZ-oZZANOuNITED 1-2. Video e PageLLe
Diakite(Portiere): 7-. Sicuro tra i pali e concentrato, il nuovo portiere difende la porta ricordando l'ultimo spartano rimasto vivo nella battaglia delle Termopili. SARACINESCA...quasi.
Riccardo Sacco: 6,5. Buona prestazione per il membro del famoso dreamTeamMusicale OneDredSociety, corre come un folle dietro ai rapidi avversari facendo quel che deve, può certamente fare meglio. BERLINESE.
Marcello: 7. Uno dei migliori in campo, sfrutta il terreno vischioso per mettere in scena le sue scivolate precise come la canna da pesca di Sampei, strappa via i palloni nei modi più originali e bizzarri. IL GIOTTO DELLA SCIVOLATA.
Najib: 6,5. Quando tiene la posizione è difficile che qualcuno lo superi, preciso e sicuro con il pallone tra i piedi, se i tifosi urlano ''QUANTO E' FORTE NAJIB'' un motivo ci sarà. TENACE.
Domenico: 6. Nonostante l'infortunio persistente gioca molto bene, peccato per l'espulsione che lo obbliga al riposo forzato. LAPAZZIANO.
sCANNAvino: 6+. Nonostante un serie di buffi errori riesce a contribuire al buon gioco della squadra, i suoi cross su punizione sono sempre più precisi, i tifosi aspettano il gol del capitano, il piede c'è, le testa anche. CONSUMISTA.
Serkan: 7,5. Ancora una volta uno dei migliori, lotta come al solito, guadagna falli e terreno, crea gioco con buoni passaggi, ERCOLE.
lUCKy: 6+. Oggi fuori ruolo, riesce comunque a far notare la sua presenza, talentuoso e combattivo, OK.
cICCIO: 7. Mostra il solito buon gioco tecnico ed essenziale, peccato per il gol mangiato, gli viene negato il gol dal portiere dell'Ozzano dopo una punizione magistrale. SFORTUNATO & ESSENZIALE.
Akgül Vahap: 6,5. Costretto ad uscire DUE volte per infortunio rientra ogni volta e lotta fino all'esaurimento delle forze. CUORE AMARANTO.
Paolo: 7,5. Entra a match iniziato e le cose, in campo, cambiano immediatamente, giocatore astuto che d'astuzia regala ai tifosi un gol di testa dalla distanza. BRAVO BRAVO.
Mister Mirko: 8. Non si possono fare i miracoli, la Paz gioca quasi l'intero match in dieci, prima per carenza di giocatori e poi per l'espulsione di DOmenica. Orchestra bene la squadra nonostante debba fare il guardalinee per alcuni istanti. BOSKOV.
lAPAZ ANTIRAZZISTA: 7. La squadra supportata dai numerosi tifosi sembra ignorare le avversità: pioggia, cartellini rossi, assenti per infortunio o lavoro.Nulla importa, LaPAZ gioca alla pari dei forti avversari, un poco di fortuna in più sarebbe bastata per almeno ottenere quel che sarebbe stato un pareggio giusto, o per una storica vittoria. SUPER EROI.
TIFOSI: VOTO 10. Anche sotto la pioggia gli ultrà Lapazziani sono presenti e urlano come non mai, le forti urla sostengono i giocatori durante tiri e cadute come ANGELI CUSTODI. Nonostante le SCONFITTE i tifosi perdono la voce ad ogni azione della PAZ. Come INDEMONIATI urlano a sostegno di ogni cosa, di color amaranto, che si muove.
URLATORI DAL SANGUE E DAL CUORE COLOR AMARANTO.
oZZANO uNITED: 7. braVI RAgazzi.
Con questo articolo Globalproject comincia ad offrire uno sguardo critico sull'evento dell'estate per eccellenza, le Olimpiadi 2012, celebrato in quella Londra che costituisce una delle capitali globali della finanza e della sua crisi.
di Nicola Montagna *
Atre giorni dalla partenza del circo olimpico, tra una lite su chi deve essere l’ultimo tedoforo e le recenti polemiche che hanno investito G4S, la vincitrice dell'appalto sulla sicurezza, si cominciano a fare i conti dei benefici economici che l’Olimpiade dovrebbe portare alla atrofizzata economia inglese.
Raramente le Olimpiadi si rivelano un affare economico per il paese o la città che le ospitano. A questo proposito è fin troppo facile ricordare lo stato in cui versa l'economia della Grecia e le condizioni di abbandono di gran parte degli impianti sportivi ad otto anni dalle Olimpiadi di Atene. In generale, gli studi che enfatizzano i possibili profitti generati dai grandi eventi sportivi ignorano una serie di variabili, come l’effetto-sostituzione, per cui chi spende nell’evento non spende per altri beni, o il fatto che molti dei profitti finiscono nelle tasche di multinazionali più che in quelle delle comunità locali. Questi studi ignorano inoltre una serie di effetti collaterali, come l'impatto ambientale o l'espulsione di gruppi 'indesiderati' dalle zone dove l'evento ha luogo.
Anche nel caso di Londra, i guadagni, se ci saranno, difficilmente rimarranno nelle tasche della popolazione della capitale ma andranno ad ingrossare i già lauti profitti delle grandi multinazionali che hanno partecipato alla spartizione della torta economica olimpionica. Innanzitutto, chi guadagnerà dalle Olimpiadi saranno le grandi imprese che hanno vinto gli appalti per la costruzione del Villaggio olimpico, dato che i costi sono lievitati dai 2.4 miliardi di sterline preventivati nel 2005 agli attuali 9.3 miliardi. Si tratta di un primo record assoluto, in attesa di assistere a quelli dei vari Bolt, Philips e colleghi. Infatti, come ha dimostrato uno studio della Oxford University la media di sovraspese per tutte le precedenti olimpiadi a partire dal 1960 è stata del 179%. Nel caso di Londra la cifra è quasi quadruplicata.
In secondo luogo, dalle Olimpiadi guadagneranno gli 11 sponsor globali, noti anche come Top Olympic Partners, che hanno potuto sborsare grosse somme di denaro all'International Olympic Committee, il comitato promotore, per assicurarsi il diritto di usare il brand olimpionico sui loro prodotti. Alcuni di questi sponsor hanno visto il valore delle proprie azioni crescere ad un passo superiore da quando hanno acquisito i diritti di sponsorizzazione nel 2009 rispetto ai dieci anni precedenti. In questi anni di crisi economica e crollo dei mercati finanziari, la Coca-Cola ha avuto un incremento annuo del 4,6%, la Visa del 24,2%, Samsung del 12,7%. Ed anche se altri sponsor hanno visto il valore delle azioni scendere, dal minimo di McDonald con -1,2% al massimo di Panasonic con -11,1%, le perdite nette sono inferiori a quelle medie subite dai mercati in questi anni.
Quindi, nonostante le buone intenzioni di David Cameron, che ha assicurato un profitto per il paese di almeno 13 miliardi di sterline e per le giornate delle Olimpiadi ha organizzato ben diciassette summit internazionali con altrettanti capi di stato e primi ministri, lo scetticismo sui possibili benefici economici ha tutte le ragioni per prevalere. Ed è interessante osservare che anche secondo i più importanti giornali economici anglosassoni come il Financial Times e l’Economist, i giochi di Londra non saranno un'eccezione alla regola secondo cui gli eventi sportivi producono un saldo negativo, dove alcuni, pochi, guadagnano e molti perdono. Piuttosto stupisce che i critici più accesi siano i tradizionali giornali degli interessi del capitale finanziario globale.
* docente di sociologia - Middlesex University - Londra
Tratto da: Globalproject.info