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lunedì 28 maggio 2012


In manette Mauri, capitano
della Lazio. Indagato l'azzurro Criscito
tratto da "Il Manifesto"
La procura di Cremona stamattina è passata all'azione. Spiccati 19 provvedimenti. Finiscono in manette giocatori della serie A, mentre la polizia bussa anche alle porte de ritiro nazionale di Coverciano e peerquisisce la casa dell'allenatore della Juventus. Per l'ex giocatore della nazionale Beppe Signori si aggiunge la grave accusa di riciclagg.

Il gip della Procura di cremona Guido Salvini stamattina ha messo un punto alle indagini che stabnno facendo tremare il mondo del calcio epr l'ennesima volta in pochi anni, e spicca 19 avvisi di garanzia che riguardano anche giocatori della serie A e della nazionale.
 
Stamattina all'alba sono infatti finiti in manette il capitano della Lazio Stefano Mauri e l'ex giocatore del Genoa, oggi al Padova, Omar Milanetto. la cui fuoriuscita dal Genoa - di cui a lungo è stato un simbolo - non è peraltro mai stata chiarita.
 
Ma la polizia stamattina ha bussato anche alle prote del ritiro nazionale, e ha consegnato un avviso di garanzia per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva - reato contestato a tutti gli indagati - anche al difensore azzurro Antonio Criscito, accusato dagli inquirenti di aver partecipato nel 2011 a un summit in un ristorante di Genova nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova a cui parteciparono anche Giuseppe Sculli,  un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genova. Per Sculli, ex calcaitore del Genoa, il pm aveva chiesto gli arresti incassando però il no del gip. 
 
Per l'allenatore della nazionale Stefano Prandelli l'avviso di garanzia per Criscito - anche se tecnicamente si tratta di una comunicvazione a difesa - è una bella gatta da pelare. Domani entro le 12 deve consegnare alla Uefa i nomi della squadra, e una comunicazione era attesa dalla stampa già stamattina a mezzogiorno. L'allenatore dovrà orta valutare l'opportunità di inserire in lizza un indagato, che certamente avrà altro per la testa senza contare che la sua situazione giudiziaria potrebbe precipitare da un momento all'altro. Intanto stamattina Criscito non è sceso in campo insieme ai compagni per il consueto allenamento.
 
Se le porte di coverciano rappresentano ovviamente un simbolo del acalcio "marcio", l'operazione di polizia ha bussato oggi anche ad altre autorevoli porte: quella dell'allenatore dlela Juventius Antonio Conte, anche lui indagato per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e aalla frode sportiva, e in due case - una a Finnes, in provincia di Aosta, e una a Verona - dell'ex attaccante del Chievo Pellissier. Sono state sequestrate pennette usb, computer, ipad, che ora saranno scandagliati dagli inquirenti alla ricerca di qualche prova.
 
"La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati", ha voluto precisare l'avvocato dell'allenatore della Juve, Antonio De Rencis.
 
L'inchiesta aveva già coinvolto un altro "volto noto" del calcio, come l'ex campione Beppe Signori, per il quale la situazione si fa sempre più fosca: per lui, infatti, ha preso forma la grave accusa di riciclaggio in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta.

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