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martedì 13 dicembre 2011

NON E’ SEMPRE PER SCOMMESSA


di Ivan Grozny
L’ultima giornata di Champions ha regalato non poche sorprese. Avanti tutte le italiane, fuori entrambe le squadre di Manchester, come anche i lancieri dell’Ajax.
A palla ferma, appena composti i gironi, nessuno avrebbe scommesso su questi esiti. In realtà quello che, a suo tempo, poteva sembrare possibile era l’uscita della squadra di Amsterdam, ma col senno di poi è proprio questo il fatto più eclatante.E’ vero però che non si poteva prevedere neppure un Man Utd eliminato dal Basilea. Gli svizzeri non avevano mai superato il primo turno di Champions, come in realtà mai nessuna squadra elvetica. Ma il calcio di oggi si sa, è molto atletico, e questi corrono come degli spiritati per tutta la partita e sono molto organizzati e disciplinati tatticamente. Tanti giovani promettenti e qualche vecchio volpone come Alexander Frei, che nonostante l’età continua a segnare. Trentadue anni, più di quaranta goal in nazionale,http://www.youtube.com/watch?v=s4FkBzovvnE , era tornato in patria dopo un lungo girovagare. Ma non credo si aspettasse una soddisfazione del genere. Che a sorpresa è arrivata.
Fuori lo United, ma fuori anche il City dello sceicco Mansour. Certo, era in un girone terribile dove ha raccolto dieci punti, che solitamente sono più che abbastanza in un girone di Champions. Ma non in questo caso.
E’ passato il Napoli, che era proprio in quel girone, che vedeva oltre agli inglesi di Mancini, il Bayern di Monaco e il Villareal. Un girone tostissimo.
Ma il fatto che ha più ha destato scalpore è stato quando accaduto all’Ajax, o sarebbe meglio dire, al Lione. Il girone è quello che comprende oltre alle due sopracitate, la Dinamo Zagabria e Il Real Madrid. Che cosa è successo? Parlano i numeri. Il Real Madrid, già qualificato e primo nel gruppo, mercoledì sera incontra l’Ajax.
L’unica speranza per i francesi del Lione di passare il turno al posto dell’Ajax è che gli olandesi perdano con tre gol di scarto e loro vincano con un divario di 5 gol. Uno scenario che assai difficilmente si può verificare. Stiamo parlando del torneo più prestigioso del mondo, e anche se siamo al primo turno, pensare di trovare squadre cuscinetto è quasi impensabile.
Il Real Madrid fa la sua partita e si impone sull’Ajax per 3-0 (già vincevano 2-0 nel primo), mentre a Zagabria nel secondo tempo i francesi, dopo aver chiuso il primo sull’1 a 1 e nonostante giocassero in inferiorità numerica per via di un’espulsione, in 30 minuti riescono a segnare ben 6 gol. Bisogna anche aggiungere che all’Ajax annullano due goal assolutamente regolari, ma dobbiamo anche dire che non è questo che fa gridare allo scandalo. A meno che non si sposi la teoria del delitto perfetto. Ma pare troppo pure a me. Ma quanto è accaduto a Zagabria è a dire poco imbarazzante.

Questa immagine sta facendo il giro del mondo, ma basterebbe vedere cosa accade in campo guardando gli highlights del match per rendersene conto. Non serve un esperto..http://it.uefa.com/uefachampionsleague/video/videoid=1731308.html?autoplay=true . L’UEFA ha deciso di non aprire un’inchiesta perché non c’è stato nessun flusso anomalo di scommesse, su quelle partita. Ma è possibile che sia solo quello il parametro di giudizio? E’ il flusso di puntate che ci dice se un match sia o meno regolare? No, non può essere solo quello il parametro.
Perché le scommesse non valgono quando di mezzo ci sono decine di milioni di euro. E la Champions è un affare di questo tipo, troppo grosso per liquidarlo con la questione scommesse. Il torneo più ricco del mondo, dove si confrontano i club più importanti del pianeta, dove i proprietari delle squadre sono nella media sceicchi, petrolieri e imprenditori facoltosissimi. E già la qualificazione al secondo turno è prima di tutto un grande affare per le società di calcio. Molto più grosso di qualsiasi giro di scommesse. Quindi non si può in nessun modo liquidare la questione così.
Cosa è accaduto nell’intervallo tra il primo e il secondo della partita? Com’è possibile che lo scenario sia cambiato così? Siamo sicuri che nessuno sia stato avvicinato e in qualche modo convinto ad ammorbidire l’atteggiamento dei giocatori di casa?
Ci sono diversi modi per accomodare una partita, e diversi gli scopi da raggiungere, e ne abbiamo ripetutamente parlato su questo bloghttp://sportallarovescia.wordpress.com/2010/05/20/bigne-e-prostituzione-intellettuale/ . Ma bisogna sapere distinguere, capire che non è sempre tutto uguale.
Che quello che vale per una partita di B non può valere per una squadra che fa la Champions.
Ma il fatto che l’UEFA non abbia neppure fino a oggi avviato un’indagine, è un duro colpo soprattutto per la credibilità dell’organo internazionale.
Staremo a vedere cosa succederà.


Tratto da: Sport alla rovescia

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